L’alba del Larp: l’Europa occidentale.

La scena a Occidente della cortina di ferro (America esclusa) è certamente la prima a esser nata. Escludendo i Murder Party, che come accennato in un passato articolo,  hanno avuto storia a sé, e i probabili primi esperimenti informali di cui non abbiamo notizia, il primo LARP a noi noto in Europa è del 1982 (1). Nacque nel Cheshire (Gran Bretagna) da un gruppo di rievocatori ed aspiranti attori che affittarono un castello con l’intenzione di dare vita alle storie, fino ad allora solo narrate di Dungeon & Dragons, avevano anche una certa speranza di profitto. Questo primigeneo evento, Treasure Trap, nonostante non sia mai arrivato a rendere economicamente, ha formato una forte base di fan. Grazie alla quale sopravvive ancor oggi (già nel 1984 tra britannici e americani si raggiungevano punte di 5000 persone) (2). Le armi erano di legno imbottito e il target era espressamente di appassionati fantasy.

Dal 1983 iniziarono a nascere nuovi capitoli (3) di Treasure Trap, legati alle varie università inglesi, la prima fu la Durham University, seguita l’anno successivo da studenti della Birmingham University.

Dal 2002 anche la prestigiosa Cambridge University ha un suo capitolo attivo.

Il concetto di fair play su cui si basano i moderni LARP non esisteva: il gioco era pesantemente d’azione con gli avversari dei giocatori (mostri) che avevano le armi ricoperte di vernice colorata per segnare i giocatori colpiti.

Dal 1985 si iniziarono a sviluppare nuovi regolamenti che non portassero il gioco a sembrare una partita a paint-ball fantasy, mantenendo inalterato il richiamo alle atmosfere di Dungeon & Dragons, aspetto questo che portò all’inevitabile declino di Treasure Trap che dopo il successo iniziale ridusse il numero di partecipanti.

A questo punto non ci interessa spingerci nei dettagli, sottolineamo tuttavia che gruppi di gioco legati ad ambientazioni fantasy iniziarono a diffondersi creando nuovi regolamenti e provando nuove tecniche. Fu nel 1985 che nacque il regolamento Labyrinthe (4). Questo gioco, che oggi sarebbe considerato tanto inelegante da essere ingiocabile, fu il traghetto per la prima influenza inglese che avrebbe toccato il panorama italiano.

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Merita una menzione il progetto Heroquest (nato nel 1987 e tutt’oggi esistente); uno dei primi progetti LARP professionali non part-time al mondo (5). Iniziò qui un periodo di disgregazione (o gemmazione non organizzata), a cui in qualche modo si pose un freno nel 1992; quando l’associazione no profit Lorien Trust iniziò a organizzare un evento di massa in un luogo affascinante e di ragguardevoli dimensioni, ceduto per l’occasione da un nobile locale gratis poiché i guadagni del progetto sarebbero stati devoluti a un ospedale (6). L’evento annuale, dal regolamento semplice e coi partecipandi divisi in vari accampamenti diventò per vari anni il principale raduno dei larper anglofoni e poi del mondo. Nonostante varie scissioni dal progetto, fino ad almeno il 2004 il Gathering restò l’evento LARP per eccellenza con migliaia di persone da tutto il mondo (7); tuttavia gradualmente, a partire dal 2004, l’influenza inglese iniziò a ridursi col decadere dell’interesse internazionale verso il Gathering che nei vari anni non aveva saputo rinnovarsi.

Questo influì sugli amanti del LARP legato al fantasy il baricentro degli eventi d’eccellenza verso i tedeschi Drachenfest e Conquest of Mytodea.

Entrambi i progetti erano e sono tutt’oggi organizzati da negozi specializzati in oggettistica LARP medieval-fantasy e rievocazione medievale e sono dichiaratamente a fine di lucro. Nel successo di questi due progetti possiamo supporre abbia contribuito la tendenza tutta tedesca di prendere estremamente sul serio le attività ludiche, aspetto che male si adattava a caratteristiche in parte raffazzonate e pacchiane degli eventi inglesi. Gli eventi a stampo fantasy sono quelli di cui è stata più facile ricostruire la storia, se non altro per le notevoli dimensioni a cui possono aspirare. Non mancano eventi alternativi legati ad altri ambiti narrativi, anche più impegnati; da questo lato però per Gran Bretagna e Germania trovare fonti risulta estremamente arduo, più facile farlo nel caso della Francia:

“I francesi hanno anticipato tendenze che poi si sono diffuse in tutto il mondo, dall’Australia al Canada: costruzione di vere e proprie storie, estrema cura nella preparazione dei dettagli e regolamenti semplici tali da non interrompere la tensione narrativa durante lo svolgimento del gioco. “

LUCA GIULIANO. Teatro virtuale e letteratura interattiva in “Ragionando di LARP” pp. 145.

In Francia il primo evento di dimensioni rilevanti di Jeux de Rôle Grandeur Nature (JRGN) risale al 1984 (8). Come da tradizione occidentale  il tutto era pesantemente influenzato dal GDR da tavolo Dungeons & Dragons. Successivamente vennero svolti eventi horror o basati sui romanzi di Agatha Cristie. I cugini d’oltralpe però non hanno avuto influenze conosciute nell’ambiente italiano e l’unico contatto significativo è stato recentemente (2011) presso l’equivalente della Knutepunkt francese: le GNiales .

Nel prossimo articolo, tratterò dei primi eventi italiani, ma è giusto anticipare che il nostro paese, pur avendo avuto Larp spontanei ha fortemente sentito l’influenza inglese, prima con il Labyrinthe che influenzò soprattutto il centro Italia e successivamente con il regolamento del Gathering: il Lorien Trust che con la sua diffusione influenza tutt’oggi pesantemente il panorama LARP italiano.

Note:

1LUCA GIULIANO. Teatro virtuale e letteratura interattiva, Cit. p. 146.

2 NATAN HOOK The History of UK LARP, in “The LARP Magazine Newsletter 2 (5 Giugno 2006).

3 Con “capitolo” si intende una cellula organizzativa di base con un suo staff e sue trame, non è ben chiaro se i vari capitoli siano completamente indipendenti gli uni dagli altri

4 NATAN HOOK The History of UK LARP, Cit.

5 NATAN HOOK The History of UK LARP, Cit.

6 Fonte orale, non è stato possibile trovare un riscontro documentario di questa informazione.

7NATAN HOOK The History of UK LARP, Cit.

8LUCA GIULIANO. Teatro virtuale e letteratura interattiva in “Ragionando di LARP” pp. 146-147.

 

 

2 risposte a "L’alba del Larp: l’Europa occidentale."

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